La pandemia da COVID-19 ha richiesto alla sanità un adattamento per fronteggiare un patogeno sconosciuto. La comunità medico-scientifica si è trovata nella condizione di dover sviluppare un corpus di nuove conoscenze e, nel contempo, dare risposte senza poter contare su una solida base di evidenze sperimentali. Alla risposta della comunità scientifica e delle istituzioni, nelle prime fasi della pandemia si è affiancata la produzione di conoscenze dal basso degli operatori sanitari a diretto contatto con i pazienti. Questa ricerca si propone di indagare il nesso tra produzione di conoscenza, apprendimento tra pari e ricerca di legittimazione presso la propria comunità scientifico-professionale, in un momento di rottura epistemica e di assenza di conoscenze validate. Il caso empirico è costituito dall’indagine sulla produzione e circolazione di conoscenza all’interno di una rete di medici di medicina generale (MMG) attivatasi spontaneamente nel Nord Italia durante le prime ondate pandemiche di COVID-19.
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